Stagione invernale, per l'Italia tutti gli indicatori sono negativi

08.12.2012 17:29

 

Secondo l'indagine Ciset, da novembre ad aprile in flessione anche gli stranieri, sempre bene i mercati dei Bric più Medio Oriente e Turchia

Una diminuzione dei turisti stranieri e soprattutto italiani in Italia, a segnare un ulteriore calo rispetto ai trend negativi forniti a consuntivo per la stagione estiva 2012 e in linea con i risultati per l’inverno 2011-12, in particolare sul fronte del turismo domestico. Forte contrazione anche per il fatturato complessivo generato dal turismo nel nostro Paese, mentre flessione più contenuta per la propensione dei nostri connazionali a fare una vacanza all’estero, che comunque rivolgeranno il loro interesse soprattutto verso mete europee vicine a casa e a buon mercato.Queste, in estrema sintesi, le aspettative degli operatori del settore, emerse dall’ultima indagine congiunturale organizzata ad ottobre dal Ciset presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane, e giunta alla 42esima edizione.Secondo gli operatori intervistati, tra novembre 2012 e aprile 2013 gli arrivi stranieri dovrebbero calare del -3,1% rispetto allo stesso semestre del 2011-2012, mentre le presenze del -3,5%. Più significativa la diminuzione della domanda domestica, con una flessione del -7,5% per gli arrivi e del -7,8% per le presenze. Previsioni pessimistiche anche per l’andamento del fatturato totale del turismo in Italia, che dovrebbe calare del -7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. "Nonostante la capacità di attrazione del nostro Paese, grazie anche agli effetti positivi delle azioni promozionali fatte dagli stessi operatori, l’andamento economico generale ed il costo complessivo della vacanza in Italia, unito al rapporto qualità/prezzo dei servizi offerti, sono gli aspetti che continuano a tenere banco nelle opinioni degli operatori intervistati per spiegare tali trend", spiega il Ciset in una nota.Guardando ai principali mercati di origine della domanda, a fronte della tendenziale ripresa attesa da parte dei turisti tedeschi - da sempre principali clienti dell’Italia – e dei turisti giapponesi, gli altri segmenti dovrebbero registrare, nelle opinioni degli operatori intervistati, una flessione più o meno accentuata. In diminuzione soprattutto il turismo domestico, seguito da quello francese e britannico, mentre una tenuta maggiore dovrebbe caratterizzare i flussi provenienti dagli Stati Uniti. Tra i mercati emergenti segnalati dagli stessi intervistati, dinamiche fortemente positive sono attese per i turisti provenienti da Russia, Cina, India, Brasile, Medio Oriente e Turchia.